Sei qui: Home » §News siti amici » News TGCOM
LogoA.png
it.png   Associazione Italiana Familiari e Vittime della STRADA A.P.S. 
Associazione di Promozione Sociale 
eu1.png mfevr.png  Aderente alla FEVR  (Federaz. Europea delle Vittime della Strada) 

§News siti amici - News TGCOM

Tgcom24


Tgcom24 contents


Riccò del Golfo (La Spezia), indagato per maltrattamenti uccide la moglie e si suicida 

L'operaio era stato allontanato dalla famiglia con un provvedimento specifico proprio perché autore di diverse violenze nei confronti della moglie che lo aveva denunciato. I due figli, entrambi adolescenti, non sarebbero stati presenti in casa durante i fatti.

Leggi di più

(20/05/2024 • 15:55)

Grosseto, neonato trovato morto su una nave da crociera: la madre fermata per omicidio 

La perquisizione dei carabinieri I carabinieri, dopo aver raggiunto in mare aperto la nave Silver Whisper con una motovedetta, hanno perquisito la cabina e altri locali della nave, effettuando anche rilievi fotografici. Sono state acquisite le prime testimonianze e le indagini ora proseguono a terra.

 

Donna in stato confusionale, portata al Ps di Grosseto La donna era in stato confusionale ed è stata portata al pronto soccorso di Grosseto.

 

Disposto il fermo La procura ha deciso il fermo della donna che al momento si trova all'ospedale. La salma del bambino è all'obitorio del "Misericordia" e potrebbe essere disposta l'autopsia. Dopo i controlli a bordo, la nave ha ripreso la navigazione.

Leggi di più

(20/05/2024 • 15:36)

Genova, 19enne stuprata sulla nave da crociera: 3 arresti | Era in gita 

 

I fatti risalgono a sabato. La studentessa di un liceo scientifico, si era imbarcata nel porto di Civitavecchia con la sua classe. Mentre i giovani che l'hanno attirata in cabina, sono saliti a bordo nel porto di Marsiglia. La ragazza, in stato di shock, ha denunciato l'accaduto al comandante. La nave è stata fatta attraccare nel porto di Genova, per consentire alla polizia di frontiera di effettuare le indagini, che hanno portato all'identificazione e al fermo dei tre presunti colpevoli. 

 

Telecamere e referti medici confermano lo stupro Dalle immagini riprese dalle telecamere, si vede la ragazza seguire in cabina uno dei francesi e, poco dopo, entrare nella stessa cabina altri giovani, di cui uno minorenne. A rafforzare l'ipotesi dello stupro, sono i referti medici a cui la 19enne è stata sottoposta all'ospedale Galliera che hanno confermato la violenza. Elementi che hanno portato la pm Silvia Saracino a dare il via libera agli arresti. 

Leggi di più

(20/05/2024 • 15:04)

Frosinone, traffico e smaltimento illecito di rifiuti: 9 arresti 

All'epoca, il sindaco della città laziale aveva ordinato il blocco della circolazione, aveva emesso un'ordinanza in cui consigliava ai cittadini di restare in casa e di tenere le finestre chiuse e aveva persino ipotizzato di evacuare l'area. Era il giugno del 2019 e prendere fuoco era stata un'azienda dell'area industriale che si occupava di trattamento e smaltimento di rifiuti speciali. È proprio da quell'incendio che è partita l'indagine congiunta di polizia e carabinieri che ha portato a 9 arresti domiciliari, il sequestro di 4 società e di due milioni e mezzo di euro e a 41 persone indagate in diverse regioni d'Italia. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere finalizzata al traffico e smaltimento illeciti di rifiuti, sostituzione di persona e trasferimento fraudolento di valori.

Leggi di più

(20/05/2024 • 14:57)

(20/05/2024 • 14:50)

(20/05/2024 • 14:48)

(20/05/2024 • 14:41)

(20/05/2024 • 12:21)

(20/05/2024 • 09:55)

Chico Forti in Italia, lo zio: "Rientro amaro, continuano a chiamarlo assassino" 

 

 

"Siamo stressati e amareggiati”, così Gianni Forti commenta il rientro in Italia di suo nipote Chico dopo 24 anni di detenzione in carcere negli Stati Uniti per omicidio. In collegamento a “Zona Bianca” su Rete 4 lo zio contesta la definizione di “assassino” apparsa su alcuni giornali all'indomani dell'arrivo, sabato scorso, del 65enne trentino con volo dell'aeronautica militare all'aeroporto di Pratica di Mare dove è stato accolto dalla premier Meloni. “Ho visto i documenti dell'istruttoria e seguito il processo che è stato molto particolare”, afferma Gianni Forti che poi aggiunge: “Il caso da giudiziario è diventato politico”. Ieri Forti è stato trasferito dal carcere romano di Rebibbia a quello di Verona dove ha chiesto di vedere la madre e ribadito la sua innocenza. "Spero un giorno di essere libero".

 

“Speriamo che quando Chico incontrerà la mamma nessuno scriva che ha abbracciato un assassino”, prosegue lo zio. Ospite a “Mattino Cinque News” la premier Giorgia Meloni si dice soddisfatta per il rientro di Chico Forti in Italia definendola una “bella pagina” per le autorità italiane e il governo. “Sono contenta per una madre che può riabbracciare il figlio, sono riuscita dove altri non sono riusciti”, ha affermato la Presidente del Consiglio.

Leggi di più

(20/05/2024 • 09:19)

Milano, incendio nel carcere di San Vittore: quattro intossicati 

 

 

L'incendio è scoppiato alle 23 di domenica sera. Sono intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria e i vigili del fuoco, il cui lavoro, tra spegnere le fiamme e ventilare gli ambienti, è durato circa sei ore. 

Leggi di più

(20/05/2024 • 08:13)

Villa Latina (Frosinone), ucciso a coltellate durante lite 

Un uomo si trova in stato di fermo in una caserma dei carabinieri nel sud della provincia di Frosinone con l'accusa di essere l'autore delle coltellate con cui è stato ucciso Armando Tortolani di 42 anni, colpito all'addome al culmine di una lite avvenuta in via Pacitti a Villa Latina nei pressi della sua abitazione. La persona trattenuta in caserma non è ancora formalmente accusata di omicidio: sono in corso accertamenti con cui verificare la sua posizione e stabilire se si tratti dell'aggressore. Sul posto si sta portando il sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Cassino.
 

 

Leggi di più

(19/05/2024 • 21:48)

(19/05/2024 • 21:27)

(19/05/2024 • 20:46)

Unabomber, Dna estratto da vecchi reperti 

 

Alcuni oggetti sono stati sottoposti a un'analisi più completa e approfondita. Si tratta di frammenti genetici emersi dall'analisi di alcuni peli rintracciati sulla bomboletta di stelle filanti inesplosa e trovata a San Vito al Tagliamento il 6 marzo del 2000. Altri sono stati individuati nell'uovo-bomba inesploso e al supermercato di Portogruaro il 31 ottobre del 2000.

 

Ancora: tracce genetiche sul nastro isolante che era stato utilizzato per chiudere una lattina di pomodori esplosa in mano a Nadia De Ros il 6 novembre del 2000, su un tubo-bomba che il 1° novembre dello stesso anno ferì una donna di Livenza e sul nastro isolante di un tubetto di maionese inesploso trovato a Roveredo in Piano il 17 novembre del 2000.

 

Altri rilievi sono stati effettuati sui resti delle bombe esplose al Tribunale di Pordenone il 24 marzo del 2003, sull'inginocchiatoio della chiesa di Sant'Agnese a Portogruaro e sulla scatoletta di sgombro inviata alle suore di Concordia Sagittaria l'11 marzo del 2002.

 

Verifiche anche su due ordigni non deflagrati: la lattina di Coca Cola trovata a Zoppola (Pordenone) il 28 ottobre del 2007 e un altro congegno individuato sotto la sella della bici a Portogruaro il 9 luglio del 2005.

 

Oltre all'estrazione del Dna si sta procedendo alla comparazione con quello di undici indagati e ci sarebbero venti persone, non iscritte nel registro degli indagati, che si sono dette disponibili a collaborare alle indagini.

 

L'inchiesta su Unabomber è stata riaperta di recente in seguito a quanto rilevato da un giornalista e due delle vittime che hanno chiesto e ottenuto di riesaminare alcuni reperti, dai quali avrebbero rilevato tracce interessanti, tanto da far, appunto, riaprire il corposo fascicolo. Due mesi fa anche la proroga chiesta dai periti Giampietro Lago ed Elena Pilli, quest'ultima già consulente nel caso Yara Gambirasio, e con competenze specifiche proprio nell'estrazione del Dna mitocondriale.

 

L'esito delle perizie sarà depositato in tempo utile per l'udienza del prossimo ottobre. Dal canto suo, il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, non si scompone e si limita a dire che non c'è nulla di urgente e "nulla di nuovo al momento". Chi invece è arrabbiato da quanto emerso è Maurizio Paniz, l'avvocato di Elvo Zornitta, l'ingegnere di Corva di Azzano Decimo (Pordenone) indagato per anni nella vicenda Unabomber, poi scagionato. "E' inconcepibile che escano notizie e la difesa non ne sappia niente", dice, esprimendo "significativi dubbi sulla conservazione dei reperti, perché in questi anni le manipolazioni possono essere state molteplici e quindi non credo sia stata garantita la conservazione" integra dei reperti stessi.

 

E infine: "Era già stato ripetutamente estratto un Dna di Unabomber, quindi non so quale ulteriore approfondimento sia stato fatto, quali nuovi accertamenti", archivia lapidariamente il caso.

Leggi di più

(19/05/2024 • 19:08)

(19/05/2024 • 13:05)

(19/05/2024 • 13:03)

Inchiesta Liguria, il punto e quello che non torna 

E sulla sua deposizione, secretata, si è aperto un piccolo giallo. Secondo la procura, infatti, non avrebbe smentito la ricostruzione dell' accusa, mentre lui ha diffuso una nota in cui chiarisce di aver votato secondo coscienza, senza aver subito pressioni, pur avendo inizialmente espresso forti dubbi sulla pratica. Non solo: Carozzi dice che dagli atti dell'inchiesta emergono ricostruzioni approssimative. "C' è una gran confusione - spiega il legale di Giovanni Toti, Stefano Savi - può essere dovuta a interpretazione diversa degli atti o a una notizia rimbalzata in maniera non corretta, quel che conta sono i verbali, che prima o poi saranno resi pubblici". Secondo il legale le decisioni sulla concessione del terminal erano state assunte regolarmente.

Leggi di più

(19/05/2024 • 12:59)

(19/05/2024 • 12:54)

Rivolta in carcere a Benevento, "due agenti feriti" | Intervenuti gli agenti antisommossa 

 

"Detenuti violenti che impongono la propria legge" - Il personale è "prigioniero di detenuti violenti che continuano a comandare e imporre la propria legge", attacca il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo. Secondo le prime ricostruzioni la violenza sarebbe scaturita da una pretesa di un detenuto, che ha minacciato il personale sanitario, e poi si è sviluppata nei reparti. "Cosa dobbiamo aspettarci ancora a braccia conserte? Forse - dice Di Giacomo - la vittima tra il personale che quotidianamente rischia la vita nel proprio lavoro".

 

Carceri sovraffollate - "In Campania - aggiunge Aldo Di Giacomo - le strutture penitenziarie sono le peggiori di Italia per sovraffollamento, carenza organici, suicidi e morti per altre cause di detenuti, aggressioni e violenze al personale, rivolte, traffico di droga, diffusione di telefonini. Lo scorso anno sono state oltre 200 le aggressioni ad agenti negli istituti campani, numero che in questo primo quadrimestre dell'anno è stato già ampiamente superato con 272 aggressioni di cui 74 solo ad aprile (67 a gennaio, 64 a febbraio, 67 a marzo)".

Leggi di più

(19/05/2024 • 12:52)

Ultimo aggiornamento: 20/05/2024 &b000000MondayMonday; 17:29